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             ABOUT ME

ARMANDO TINNIRELLO

BEHIND THE LENS

 

BIBLIOGRAFIA E TESTI CRITICI.

 

Valerio Eletti, La Rivelazione dell’Assenza. Firenze, Giunti editore 1994 Catalogo personale Giunti Multimedia, Milano.

Daria Brit Shapiro, Vice President of SCOPE Arte Show. THE EXPOSURE AWARD Portraiture Collection.

Amsterdam, Peecho print. 2015

Caterina Davinio, Virtual Mercuri House Planetari and Interpanetary Events, libro & dvd. ROMA. Edizione Polìmata, 2012.Evento collaterale alla 53 Biennale di Venezia.Con contributi poetici di oltre duecento autori per celebrare

il centenario del Futurismo. 

Giorgio Bonomi “Il corpo solitario. L’autoscatto nella fotografia contemporanea” Cosenza, Editore RUBBETTINO. 2012. Pag. 359.

Catalogo dell’ARTE MODERNA # 44. Milano, edizione Mondatori. 2009.

Micaela Mander e Pina Inferrera. Clicking the territory, Windows of light and darkness. Torino, Edizione Umberto Allemandi & C. 2009. Pag. 81.

Matteo Galbiati, Lorella Giudici, Angela Madesani. TERRE D’ACQUA In-Via l’Arte. For  PEGGY …whith love.

Progetto Collaterale alla Mostra “Peggy Guggenheim e l’Immaginario surreale” ARCA - Vercelli. Edizioni:

Collezioni Galleria DIECI-DUE!  Milano. 2007

Matteo Galbiati, Lorella Giudici, Angela Madesani. Il Piemonte “Passion and more” TERRE D’ACQUA In-Via l’Arte.  Edizioni:  Collezioni Galleria DIECI-DUE!  Milano. 2007-2008

Lorella Giudici , Vanda Sabatino. A TUTTI I COSTI. Edizioni: Associazione Culturale CAPPA, Brescia.  2003.

 

 

TESTI CRITICI:

 

LA RIVELAZIONE DELL’ASSENZA

 

Aggiungere per  sottrarre:  un  paradosso, la  negazione  di  un’affermazione  un semplice gioco di  parole, la boutade di un critico... Di regola, forse. Ma non quando si  parla di quella  pittura che sovrappone strati e strati di materia e di colore per velare,  coprire, nascondere alla vista: sottrarre, appunto, una  presenza alla presenza del mondo reale. Sottrarla, per proiettarne la forma virtuale nell’Olimpo del possibile, del mai nato,  dell’eroico dimenticato. La pittura che è stata dei grandi astrattisti degli anni Venti, ma anche di quelli del secondo dopoguerra: e penso a  Licini e a  Klee, a Burri  e  a Gorky... 

La stessa pittura che si spande, possente eppure trattenuta, sulle tele grandi e piccole di Tinnirello: formazione culturale internazionale, con una presenza fisica di diversi anni accanto alle esperienze  americane;  ma contemporaneamente profonde  radici  mediterranee: il  Mediterraneo del  mito, delle tinte forti che plasmarono le divinità pagane della Grecia e della Magna Grecia: il rosso fuoco di Efesto, le nere oscurità di Persefone, le lattee nubi di Zeus, l’accecante bagliore di Apollo, l’ombra  scura  del grande dio Pan proiettata dall’ora meridiana...

Bisogna riuscire a perdersi dentro le paste dei colori di Tinnirello  per  ritrovare  il  continuo e  ricorrente paradosso della cancellazione  e  della  rivelazione, della violenza e del silenzio: il cataclisma sconvolge tutto con la sua furia incontrollabile; rompe gli equilibri quotidiani, esplode, abbatte, distrugge, tuona con  rumore indicibile. Eppure, attenzione, è silenzio assoluto, mai udito prima, calma, nuovo equilibrio, il risultato immediato della sua  paurosa azione. Così l’ondata eruttiva del vulcano, rossa di fuoco, lascia dietro di sé il nero silenzio maestoso della lava... e sopra il nero, col tempo, si deposita poi il  bianco della neve, riflesso in alto dalle pennellate fioccose delle nubi, addensate intorno alla vetta. E tra le nubi tracce di ali: altre pennellate, altra materia delicata e sottile a coprire,  velare, proteggere forse, il  rombo delle antiche potenze...

Valerio Eletti

Critico d’Arte, ex direttore  responsabile di Art & dossier, 

docente: Università La Sapienza di Roma.

                       

Ibridi-Metamorfosi. Enobene-BustoArsizio. Personale di Armando Tinnirello. 4/30 luglio 2012

Dagli  anni  Ottanta, Armando Tinnirello lavora  attraverso pittura, performance, fotografia, installazione.     

La mostra "Ibridi" nasce come naturale estensione della tela e dall'indagine sulla metamorfosi e sulle corrispondenze

tra uomo e natura. Il mistero della creazione è nella donna, figlia della Terra e custode della forza atavica generatrice di

ogni forma di vita, quella delicata  e  profonda  e  di un fiore come la più potente spinta tellurica.
Giulia Airoldi,  è organizzatrice mostre GAM di Gallerate (VA).

 

MIGRA-AZIONE azione 3 “migraidentità” Vespolate-Novara ottobre 2006. A cura: Gall. Dieci.Due! e Matteo Galbiati

L’evidenza della memoria

Le opere sono narrazioni, la trascrizione di un ricordo, sono segno evidente della memoria. Le loro microstorie narrate

partono sia da una prospettiva individuale, che si esterna come valevole per gli altri, sia da un contesto generale, che

può essere avvicinato per attivare una nuova conoscenza.  Il  valore  della  Memoria,  quella che lascia un segno nel

divenire  del  Tempo,  si  costituisce  come  fattore  sicuramente  emotivo,  non  meno  che cognitivo. Non dimenticare

significa, in ultima analisi, non solo conservare ricordo e sentimento di un accaduto o del fluire esperienziale, ma anche

avere assunto la consapevolezza di un sapere acquisito, arricchimento indispensabile per continuare a guardare avanti.

Matteo Galbiati critico e curatore

 

“Dream in Italian painting”  VARESEMESE  anno XXII - ottobre 2005  BUSTO ARSIZIO

Nelle opere di Armando Tinnirello l’atmosfera onirica è  data dalla violenza  di colori netti e dalle  direzioni  ascendenti, connotazioni essenziali di un sogno corposo e sintetico allo stesso tempo, un sogno di astrazione e di fuoriuscita dal

corpo, in cui poco rimane di sé e tutto rimanda a un non-spazio  e  a  un  non-tempo  epico, ancestrale.

Tinnirello usa il vulcano come elemento di sospensione temporale tra uomo e natura.

Giulia Airoldi,  è organizzatrice mostre GAM di Gallerate (VA).

 

Arte allaria - ARTISTI OLTRE LO SPECCHIO, Piazza dei Mercanti-Milano,  marzo 2004

Il territorio, inteso come paesaggio, lo ritroviamo qui nella pittura Intrisa di echi dell’astrattismo... Talvolta il paesaggio

non è che lo spunto e difatti ne rimane una Traccia  flebile; così nella lirica elegia cromatica di Armando Tinnirello.

Cinzia Bollino Bossi

 

A TUTTI I COSTI, Ex Monte di Pietà. San Felice del Benaco-BS. A cura: Vanda Sabatino e Lorella Giudici,  2003.

Quel  fatidico 11 settembre con i grattacieli  sono crollate  anche le icone che fino a quel  momento  avevano  aiutato 

ad  erigerli, quelle stesse che Armando Tinnirello ha assemblato in un inquietante puzzle fotografico, in un gioco furtivo 

di  essere  e apparire, credere e essere creduti, giocare e essere giocati.

Lorella Giudici.

 

ES – ODO, Maggio–giugno 1999 Istituto Penale Beccaria, Milano. A cura: Galleria Dieci.Due!

Due occhi, lo sguardo irradiato di colori, di luce, ’finestre’ che  si aprono su nuovi orizzonti, sono il simbolo della visione spirituale. L’occhio è l’organo della conoscenza, della percezione del mondo reale e mentale. Gli occhi sono le soglie  

per  accedere  al  mistero  dell’es,  vedono  ogni  cosa;  se chiusi, immaginano ciò  che  hanno  guardato, per riflettere 

esodi  dal reale all’artificiale.

Jacqueline Ceresoli critica e curatrice

 

“OLTRE IL MITO”  (Personale) Orea Malia Space,  1993 Milano.

Una  installazione  di tele, di grande impatto  visivo...  Le vaste campiture di colori puri, uniti al segno gestuale,

costruiscono   una  pittura   che   indaga  lo  spazio  e  attraversa   il   tempo.

Le  forme  utilizzate  da  Tinnirello  sono  essenziali  e  i  suoi  simboli  racchiudono  un  segreto  arcaico.

Teo Telloli curatore del Museo Teo Art Fanzine

 

“ VOLCANO SERIES”  paintings of Armando Tinnirello (personale) Swan & The Frog Art Gallery.

Sarasota - Florida a cura di: George Haborak. Pelican Press - october 6, 1988  Sarasota – Florida U.S.A.

Nella pittura di Armando Tinnirello c’è un’innovazione, una  ricerca  priva di sfumature tonali. La sua  “Volcano  Series”,

sono dipinti espressi con intensità impetuosa di rossi  su sfondo nero e verdi scuri irregolari, con punti e scie traccianti,  

fasci  di  giallo  brillante  o  gettiti  intensi  di  bianco.  Inizialmente  questi  dipinti  sembrano completamente astratti, ma nell’analizzarli con attenzione  cominci  a  percepire  il  getto  vulcanico  dell’artista come mezzo espressionistico della

pittura. Ci sono lavori con minore forza espressiva ma, “Mistery on Etna”, “Magma” e “Ignis” sono esempi risplendenti d’emozione pittorica che è alla base dell’astrattismo.  Nel  loro  meglio,  questi  dipinti  proiettano  una  fisicità  e  forza 

terrenica  intensa  con pennellate di larga stesura e colori primari graffiati e raschiati che è poetica eruttiva.

Thyrza Jacocks è giornalista d’arte.

 

Hanno scritto di lui:

Valerio Eletti, Lorella Giudici, Giulia Airoldi, Jacqueline Ceresoli, Matteo Galbiati, Micaela Mander,

Cinzia Bollino Bossi, Teo Telloli, Thyrza Jacocks, Kevin Dean.

  

 

 

 

 

 

 

 

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